Nel campo degli impianti, con particolare attenzione per il settore dell’automazione industriale, sono stati definiti, da parte degli organi competenti, alcuni criteri e alcune regole fondamentali da dover seguire e utilizzare quando si tratta di applicazione di cavi speciali.
La tensione nominale di isolamento è il valore di tensione di riferimento per la quale un cavo ed i suoi conduttori interni permettono una continuità di esercizio priva di anomalie e in sicurezza nel tempo.
Deve essere paritetica o superiore alla tensione presente nel circuito formato dai rispettivi conduttori e la tensione del circuito non deve mai superare la sua tensione d’isolamento nominale.
Dal punto di vista normativo ciò garantisce la sicurezza delle persone che lavorano nelle vicinanze dell’impianto.
Le normative europee e internazionali per i cavi speciali
Nei mercati Europeo/Internazionale e Nord Americano sono 2 le norme fondamentali da seguire:
- IEC/EN 60204-1, che rappresenta lo standard da seguire da tutti i fabbricanti di macchine e di automazione industriale. Il suo scopo è quello di fornire:
- prescrizioni e raccomandazioni sull’equipaggiamento elettrico delle macchine in modo da garantire sicurezza per le persone e i beni
- congruenza delle risposte ai comandi
- facilità di utilizzo e manutenzione
- NFPA79 / CSA C 22.2 n°210, che stabilisce lo standard elettrico per la sicurezza del bordo macchina in USA e in Canada. La norma descrive i prodotti per il cablaggio di apparecchiature come i cavi per carichi pesanti, i quali hanno una tensione e una temperatura nominali più elevate rispetto ai cavi per i comuni quadri elettrici.
L’applicazione dei cavi speciali dal punto di vista tecnico
Dal punto di vista tecnico si controllano invece le fasi di applicazione, installazione e funzionamento dei cavi speciali. Ciò avviene per valutare l’affidabilità di un cavo speciale e bisogna distinguere la tensione nominale da quella di prova.
Le tensione nominale
La tensione nominale viene espressa, a livello Internazionale/Europeo, da due valori:
- Uo: è la tensione massima che, in sicurezza, l’isolamento del cavo può sopportare verso terra (tensione cavo-terra). Indica cioè il valore della tensione massima che il singolo conduttore isolato può supportare rispetto ad un qualunque oggetto conduttivo adiacente allo stesso, che si trova a potenziale zero. Per tensione verso il potenziale zero, si intende un’ipotetica schermatura/armatura collegata a terra oppure una qualsiasi massa di materiale metallico adiacente all’anima.
- U: la tensione massima che, in sicurezza, l’isolamento del cavo può sopportare rispetto a un cavo a stretto contatto (tensione conduttore – conduttore). Indica cioè il valore della tensione massima tra due conduttori qualsiasi che compongono lo stesso cavo.
Oltre i confini europei, non c’è questa distinzione tra Uo e U.
Le norme Nord Americane (ANSI-UL/CSA) indicano infatti un unico valore per esprimere entrambi i parametri (ad esempio: 300V, 600V, 1000V, ecc.).
Le tensione di prova
La tensione di prova è molto più alta della tensione nominale: è la tensione normalizzata in base alla quale viene verificata la tenuta e la qualità dell’isolante. Una sorta di “stress Test” a cui i cavi devono essere sottoposti in fase di collaudo per garantirne l’affidabilità e la sicurezza.
Ad esempio, i cavi TECNIFLEX® multipolari per posa fissa di Te.Co., con tensione di esercizio Uo/U 450/750, vengono testati a 4000V.
Dal punto di vista dell’installazione dei cavi speciali all’interno di impianti di automazione industriale, entrambe le normative richiedono che i cavi speciali posti all’interno dello stesso condotto abbiano una tensione nominale di esercizio pari o superiore alla massima tensione presente in uno qualsiasi dei circuiti di quel condotto.
Ad esempio, se in un’unica canalina sono presenti un cavo che alimenta un motore a 400V e un cavo che alimenta un teleruttore a 120V, la tensione nominale di entrambi i cavi dovrà essere pari o superiore a 400V.
Per ulteriori informazioni, contattaci.